Il Dammapada ("Elementi della dottrina")
è una raccolta popolare di detti attribuiti a Gautama Buddha,
che visse nel V secolo avanti Cristo. E' uno dei classici piĆ¹
antichi e amati del buddhismo primitivo. Di seguito, una scelta
di frasi (dalla versione a cura di T. Cleary).
Ogni cosa è dominata dalla mente, è guidata dalla mente,
è costituita dalla mente.
Se qualcuno parla o agisce con mente corrotta, la sofferenza
lo seguirà,
come la ruota del carro segue il piede del bue.
Se qualcuno parla o agisce con mente pura, la felicità lo seguirà,
come l'ombra che non ci abbandona mai.
Non sanno che dobbiamo morire?
Coloro che lo sanno pongono fine alle contese.
Chi è consapevole non muore,
chi non è consapevole è come se fosse già morto.
Il saggio pratica la consapevolezza vigile e gode di essere
attento.
E' felice tra gli uomini.
Un atto che non sia seguito dal rimorso è ben fatto.
A mille detti composti da frasi senza senso è preferibile
una sola frase sensata, ascoltando la quale l'uomo si calmi.
Se hai commesso il male, non insistere, distrai da questo
la tua mente,
perchè la sofferenza nasce da un accumulo di male.
Se hai commesso il bene, continua, concentra su questo la
tua mente,
perchè la felicità nasce da un accumulo di bene.
Chi tiene sempre una cattiva condotta
fa a se stesso ciò che gli farebbe un nemico.
Non trascurare il tuo bene per quello degli altri, per quanto
grande esso sia.
Riconosciuto il tuo bene, cerca di perseguirlo.
Questo mondo è ottenebrato, sono pochi quelli che possono
vedere chiaro,
pochi vanno verso il cielo, come uccelli sfuggiti alla rete.
Meglio che regnare sulla terra, che andare in cielo,
che dominare tutti i mondi,
è il frutto dell'entrare nella corrente.
Viviamo dunque felici, liberi da malattie in mezzo agli uomini
malati.
Viviamo dunque felici, liberi da ansie, in mezzo agli uomini
ansiosi.
La fame è la peggiore malattia.
Gli stati condizionati della mente sono le peggiori sventure.
Non c'è strada in cielo, non c'è elevazione nelle pratiche
esteriori,
non c'è permanenza nelle cose condizionate, non c'è incertezza
nei Buddha.